Ormai siamo a dicembre. E come ogni anno, le strade si riempiono di luminarie, i negozi di addobbi e la tv non smette di propinarci servizi su cenoni, regali e festeggiamenti. Il mondo intorno a noi ci dice che per le feste di fine anno dovremmo essere tutti più felici e più buoni. Eppure non sempre è così.
Statisticamente gli episodi depressivi e ansiosi si acuiscono durante il periodo natalizio. I motivi possono essere molti. Il primo è il più ovvio ed è quello ambientale: le lunghe ore di buio, infatti, influiscono sulla produzione di melatonina e serotonina, con il conseguente abbassamento del tono dell’umore. Non è un caso se da secoli nell’emisfero occidentale questo periodo dell’anno associato a giornate più corte è sempre stato accompagnato da qualche tipo di festeggiamento che prevedesse l’accensione di luci artificiali per combattere il buio.
Natale, inoltre, è tradizionalmente associato alla famiglia, che dovrebbe essere un ambiente accogliente e festoso. Ma non per tutti è così. Ricordi negativi d’infanzia, separazioni, malattie e lutti, possono farci pensare alle feste di fine anno come la stagione più triste.
E anche se il buio più di tanto non ci infastidisce e la nostra famiglia è tutto sommato abbastanza normale, possiamo comunque avvertire lo stress di questo periodo. Magari perché vorremmo festeggiare in maniera sobria e raccolta e invece ci sentiamo obbligati a tenere pranzi luculliani e di sforzarci di ideare i regali più belli e sfarzosi.
Come fare allora per gestire al meglio questo periodo un po’ difficile?
Come abbiamo visto in apertura di articolo, ci sono tanti motivi per i quali le feste di fine anno possono non essere un periodo particolarmente felice per noi. Sono tutte motivazioni legittime e non dobbiamo né vergognarcene né nasconderle. Non possiamo sforzarci di essere felici e spensierati solo perché ci viene imposto dall’esterno. Cerchiamo piuttosto qualcuno: un amico, un conoscente. E se per qualche motivo non c’è nessuno nella nostra vita che può aiutarci in questo senso, possiamo appoggiarci a qualche associazione. A volte, la solitudine si combatte anche facendo qualcosa per gli altri e conoscendo altri volontari.
Durante le feste è normale lasciarsi andare ai piaceri della tavola e magari dell’ozio. E non c’è nulla di male. Dopo tutto il freddo e il buio invitano a starsene nel caldo delle nostre case. E’ bene cercare di non giudicarsi per questo. Magari inseriamo un po’ delle attività (fisica e non) che ci fanno stare bene di solito e ci rilassano. E’ vero che siamo magari i vacanza, ma lo stress precedente non necessariamente se ne è andato via e ci possono essere altri elementi che ci sovraccaricano.
Le festività sono accompagnate anche da una serie di obblighi: famigliari, sociali, lavorativi. E’ vero che non ci si può esimere da certe richieste, ma possiamo comunque cercare di limitarle al minimo indispensabile e cercare di dedicare del tempo e dello spazio a vivere questo periodo così come più ci piace. Potrebbe essere che abbiamo voglia di fare del volontariato. O di prenderci un po’ di tempo per noi. Oppure fare qualcosa di particolare solo gli amici più intimi o la nostra famiglia. Anche durante le feste si può dire di “no” per lasciare spazio a qualcosa che ci fa stare veramente bene.
Se malgrado tutti i tentativi di vivere più o meno serenamente il periodo natalizio, continuiamo a sentirci ansiosi e depressi, forse è il caso di parlare con un professionista. Non tutte le problematiche possono essere risolte con uno spirito ottimista e la voglia di fare. A volte abbiamo bisogno di un aiuto esterno.