L’idea mi è venuta in seguito ad un commento di una persona in un box domande delle mie storie instagram. Si parlava di body shaming e in che modo potremmo contrastarlo nella nostra quotidianità
Si discuteva del fatto che nei media, ma anche nelle nostre conversazioni quotidiane siamo sempre troppo focalizzatx sul corpo: e in maniera distruttiva.
E’ troppo qualcosa, troppo poco quell’altro. Se solo fosse così o colà. Finiamo per vedere noi stessx e le altre persone solo come corpi più o meno conformi.
Facciamo una prova.
Occhio, non per sempre. Perché io penso che poter usare parole come alta, basso, magro, grassa … senza che portino con sé un giudizio di valore sarebbe davvero una liberazione, perché la nostra unicità sta nel poter vedere anche le nostre differenze.
Ma mi domando se e come cambierebbe la nostra esperienza quotidiana, se ci impegnassimo a guardare noi stessx e le altre persone prendendo in considerazione le emozioni, le sensazioni, i pensieri che ci evocano senza doverci(le) incasellare in standard corporei predefiniti.
Forse potremmo scoprire che siamo molto di più che la nostra forma, la nostra taglia. E magari potremmo cominciare a toglierci un po’ di catene.
Ci proviamo?