La Brain Fog (letteralmente “nebbia mentale”) è una espressione che la comunità Spoonie (e non solo) conosce molto bene. Le persone temporaneamente abili probabilmente non hanno idea di quanto complesso, frustrante e poco compreso sia questo fenomeno, e chi sta purtroppo facendo esperienza di Long Covid ne riconoscerà facilmente i sintomi.
In una scala da 1 a 10, il mio livello di dolore quotidiano si assesta generalmente tra il 6 e il 7. Quando comincio a sentire aumentare il dolore alle mani, alle caviglie e alle piante dei piedi, e quindi vado verso un 8 o 9, significa che da lì a poco comincerò ad avere più sintomi cognitivi. Generalmente si tratta di una blanda forma di anomia in cui so benissimo cosa voglio dire, ma semplicemente il mio cervello non riesce ad accedere alle parole e finisco per fare una imitazione di Homer Simpson … quell’aggeggio … di metallo … per scavare … nel gelato.
Nella mia quotidianità sono diventata molto metodica: mi preparo tutto nei momenti di lucidità, in modo da dover fare ricorso solo alla memoria muscolare se quella a breve termine mi tradisce. Questo significa che se qualcuno mi sposta gli oggetti che uso di più, magari una sedia, o semplicemente accade qualcosa che modifica le mie routine, posso restare ferma per diversi minuti cercando di capire cosa dovrei fare, oppure sbatto contro i mobili perché non ho abbastanza risorse per calcolare le nuove traiettorie.
Può essere molto doloroso da gestire specialmente se le persone intorno a noi non hanno voglia di informarsi e comprendere.
Persone senza Brain Fog, potreste darci una mano una volta ogni tanto? Grazie.