Quando si lavora nel campo della salute, sappiamo quanto sia importante che ə pazienti aderiscano alla terapia prescritta. Capita che alcunə pazienti non la seguono. È perché non hanno voglia di stare meglio e quindi cavoli loro, io come sanitariə ho fatto tutto correttamente? No.
Scaricare la responsabilità interamente suə pazienti crea sentimenti di colpa, vergogna, inadeguatezza che (spoiler) non favoriscono né la salute né la fiducia nelle proprie capacità di gestire un percorso terapeutico.
Come professionistə è il nostro (difficile) compito assicurarci che ciò che prescriviamo/assegniamo/consigliamo abbia senso nella cornice di vita della persona che abbiamo davanti ed è anche compito nostro assicurarci che, se quella persona non riuscirà a fare ciò che abbiamo proposto, possa sentirsi tranquilla e non giudicata nel tornare da noi e dircelo. Perché sarà sempre nostro compito capire come mai non ha funzionato e trovare strade alternative.