E’ finalmente giunto il momento! Che lo aspettassi da tanto tempo o che tu abbia fatto questa scelta spinto da genitori o amici, sei una matricola universitaria.
Questo significa che passerai probabilmente molto tempo in una città nuova (comunque un nuovo ambiente), con persone che non hanno idea di chi tu sia: non sanno se alle superiori eri pieno di amici o se sono stati anni passati un po’ più in solitaria. In altre parole, hai l’occasione di (ri)scrivere la tua storia, senza portarti dietro bagagli personali troppo ingombranti.
La libertà degli anni universitari è decisamente ricca di possibilità. Possibilità di gestire il tempo, di fare nuove amicizie, di sperimentarsi in campi completamente nuovi, di essere finalmente un po’ più indipendenti. Libertà significa anche, però, che siamo noi a doverci in qualche modo porre dei limiti e darci dei richiami quando stiamo andando fuori strada.
Per quanto eccitanti, dunque, i primi mesi da matricola possono essere anche un po’ difficili e nascondere ostacoli a cui non avevamo pensato. Ci si può trovare, per esempio, spaesati in gradi aule piene di studenti, oppure in difficoltà a preparare mallopponi di libri per un esame. Può essere difficile mantenere il passo degli appelli, oppure ci si può rendere conto di aver scelto una facoltà o un percorso formativo che non fanno per noi. Ecco allora alcune indicazioni per navigare con maggiore sicurezza il periodo da matricole.
Facciamo un passo indietro: non esiste un unico stile di apprendimento. Cosa significa? Che c’è chi impara meglio sottolineando e facendo schemi, chi invece apprende di più ascoltando, chi, infine, ha bisogno di comprendere l’applicazione pratica di quello che sta studiando per memorizzarla. Con grande probabilità, l’abbiamo già compreso alla superiori, se non altro per intuizione. Ora è il momento di scoprire ed utilizzare davvero il nostro particolare stile di apprendimento per studiare quanto richiesto dagli esami che dobbiamo sostenere. La libertà di organizzazione del materiale di studio dell’università ci consente finalmente di apprendere quello che ci serve nel modo a noi più congeniale. Possibilmente questa riflessione è più utile farla ad inizio dell’anno accademico e non a due giorni dai primi appelli invernali!
Negli Stati Uniti esiste un’espressione gergale che descrive quello che di solito avviene nella vita delle matricole: i freshman 15, ovvero quei 7-8 chili di peso che sembra che più o meno tutti mettano su durante il primo anno di università. I ritmi cambiano, spesso si è fuori per pranzo e si privilegiano pasti veloci e poco costosi, e si preferisce il mercoledì dello studente all’attività fisica. E’ vero che studiare e divertirsi sono le fondamenta della vita universitaria, ma trascurare il proprio benessere psico-fisico in questi anni non è decisamente consigliabile! Una bella camminata o una corsetta, fatte con una certa regolarità e a costo zero, sono il modo migliore per fare da contrasto alle ore passate in facoltà e sui libri (e magari in treno), e aiutarci ad essere freschi e rilassati.
Durante la nostra carriera scolastica siamo stati talmente tanto abituati a pensare a noi stessi come studenti, a persone che hanno ancora tanto da imparare, che quando arriviamo all’università ormai ci siamo cristallizzati in questa visione. Ma l’università è l’ultimo tassello prima di diventare lavoratori. Può sembrare prematuro, ma gli anni universitari sono davvero il momento migliorare per pensare a costruire il nostro ingresso nel mondo del lavoro. Se hai dei crediti liberi cerca di spenderli in esami apparentemente lontani dal tuo corso di studi, ma che ti possano dare una visione più ampia del mondo. Un po’ di economia non fa male a nessuno, e nemmeno un po’ di basi di gestione fiscale. Non si può prescindere da una buona base informatica, e l’inglese (e magari un’altra lingua straniera) può aprirti tante porte. E comunicazione e marketing dove le mettiamo? Iscriviti a Linkedin e comincia a vedere come si muovono i professionisti del settore in cui ti piacerebbe lavorare.
Può capitare di avere dei dubbi sull’aver scelto la facoltà più adatta a noi, oppure magari ci piacerebbe fare un’esperienza all’estero di studio o di tirocinio, ma non abbiamo idea di come fare. L’università ti mette a disposizione il servizio di tutorato che esiste proprio per aiutare gli studenti ad orientarsi nel complesso mondo universitario. Possono aiutarti a capire in che modo potresti eventualmente cambiare facoltà, consigliarti nella scelta del piano di studi e anche supportarti quando devi affrontare esami critici.
Gli anni universitari possono essere critici sotto molti punti di vista. Possono metterci in discussione dal punto di vista motivazionale, possiamo trovarci ad affrontare particolari problematiche personali, e sentirci ansiosi o stressati. Le università sono consapevoli di tutto questo e mettono a disposizione un servizio di orientamento e supporto psicologico, generalmente gratuito, per gli studenti delle loro facoltà che così possono chiedere aiuto nella più completa privacy e senza dover fare i conti con il denaro che, spesso, durante l’università scarseggia.