Non è un mistero che sono un’amante dei cani. Ho la fortuna di aver accolto in famiglia Kiss, un Jack Russell simpatico, intelligente ed estremamente coccolone. Con lui ho iniziato un percorso di educazione di base quando era cucciolo con l’educatrice cinofila Veronica Ferrarese. L’esperienza è stata molto interessante e più imparavo a conoscere il mio cucciolo, più scoprivo cose nuove su di me: sul mio linguaggio non verbale, sulla mia pazienza, sul mio rapporto con gli errori, su come apprendo.
Abbiamo deciso di proseguire cominciando ad allenarci nella Rally Obedience, uno sport cinofilo che privilegia l’intesa e il rapporto tra cane e umano. Grazie alla Rally Obedience ho conosciuto Irene Frezzato, istruttrice di yoga. Veronica ha chiesto a me e Irene di relazionare ad un suo speciale evento a settembre 2015: mettere insieme cani, psicologia e yoga sembrava un’impresa folle, e invece ne uscì una bellissima giornata. Da qui, sono nati anche una serie di eventi di yoga e psicologia, e molte riflessioni legate a come possiamo praticare un cammino di benessere psico-fisico.
I cani ci stanno accanto da millenni. Tanto tempo fa, gli uomini e i cani selvatici hanno capito che unendo le loro forze ne avrebbero avuto un vantaggio reciproco. I secoli sono passati e abbiamo entrambi imparato a conoscerci e a comunicare, e soprattutto a volerci bene. Nel frattempo l’umanità è progredita scientificamente e tecnologicamente, abbiamo inventato un mondo nuovo, eppure spesso fatichiamo a vivere serenamente. I cani non sapranno utilizzare smart phone e curare le malattie, ma sono dei grandi esperti di benessere.
Ecco 5 cose che potremmo imparare dai nostri amici a quattro zampe.
Siamo gli unici esseri viventi su questo pianeta ad aver sviluppato un linguaggio verbale così complesso. Un mezzo di comunicazione su cui, spesso, facciamo anche fin troppo affidamento. Lo sapevate che quando comunichiamo con un altro essere umano, quello che diciamo o scriviamo conta solo per il 17% della comprensione del messaggio? Anche se non ne siamo consapevoli ricaviamo la maggior parte delle informazioni relative a ciò che gli altri ci dicono dal linguaggio non verbale e para verbale, e cioè postura, espressioni del viso, gesti, tono della voce e ritmo del discorso. Quando vogliamo comunicare con i cani dobbiamo per forza fare affidamento interamente sulla nostra capacità di utilizzare la comunicazione non verbale e para verbale: un ottimo allenamento per il prossimo colloquio di lavoro o per fare una bella impressione sulla nostra nuova cotta.
Una delle cose che spesso emerge nelle terapie di coppia è che le persone, anche in un rapporto rodato, non hanno mai imparato a chiedere gratificazioni al/la proprio/a compagno/a. Ci si aspetta che sia sempre l’altro/a a capire quando abbiamo bisogno di un abbraccio o una carezza di conforto. Purtroppo non tutti sono in grado di leggere nella mente o di, vedi il punto sopra, cogliere segnali non verbali che l’altro ci invia, e si finisce per sentirsi delusi e magari si degenera in lite. I cani non hanno queste remore. Anche se non tutti amano il contatto fisico (come le persone, d’altra parte), i cani sanno chiedere le coccole quando le vogliono, e non si arrestano davanti a nulla pur di ottenere una grattatina dietro le orecchie.
Per quanto ci sforziamo, emettiamo giudizi sugli altri. Non ne possiamo fare a meno. Ci fermiamo alle prime impressioni, lo dicono gli studi e le statistiche. Chi è diverso, fuori dagli schemi o sopra le righe fa paura e suscita diffidenza. Ai cani non importa la nostra corporatura, lo stile nel vestire o i nostri gusti personali, a loro importa solo che li trattiamo con amore e rispetto, che diamo loro da mangiare e godiamo della loro compagnia. Un bel modo di essere trattati, no?
Quando è stata l’ultima volta che avete fatto qualcosa di divertente solo per il gusto di farlo, solo perché vi andava, perché vi faceva stare bene, senza pensare allo studio, al lavoro o ai mille altri problemi della giornata? Quando i cani giocano e si divertono, pregandoci di tirare ancora quella pallina, sempre più lontano, lo fanno con trasporto totale, godendo appieno del momento e senza farsi distrarre da altri problemi o preoccupazioni.
Molto spesso noi esseri umani viviamo nel passato, attanagliati da rimpianti e delusioni, oppure nel futuro, preoccupandoci di cose che devono ancora avvenire e che non possiamo controllare. Camminiamo in fretta, magari con il naso nello smart phone, dimenticandoci che intorno a noi la natura cambia, il mondo si muove ed è pieno di persone con le quali potremmo instaurare delle relazioni profonde. Quante volte ci perdiamo il presente perché siamo troppo presi da quello che c’è dietro e davanti a noi? I cani sanno guardarsi intorno e godere di quello che succede qui ed ora.